Lettera al direttore
In questa lettera vorrei ringraziare una persona straordinaria che ho conosciuto recentemente, è stato per me un grande onore.
Sergio Barberi, direttore del Cnos di Forlì, una di quelle rare persone che, quando guardi negli occhi, capti immediatamente una grandezza nascosta dalle mille opere quotidiane, apparentemente piccole, ma dotate di quella semplicità che solo una mano ed una mente sapienti, possono sfornare con grande naturalezza.
Ad esempio il magnifico progetto che ha generato una particolare simbiosi tra il tempo odierno e le tradizioni antiche: la creazione della Caveja Romagnola.
La storia della Caveja, simbolo per eccellenza della Romagna, riassume numerose virtù iconografiche. La virtù che spicca fra tutte è il gesto di amore nella collaborazione tra bestiame e suoi operatori umani, un avvertimento sonoro reso gradevole ed unico dalle abili mani del forgiatore.
Poi la virtù del rispetto, attraverso la simbologia dello stemma appartenente alla propria famiglia, o addirittura lo stemma di ciascuna delle sette principali città romagnole, anche chiamate le Le Sette Sorelle.
Infine quella virtù di apparente valore scaramantico nella previsione del futuro: condizioni meteo, sesso del nascituro, etc..; in realtà ben allineata alla tradizione religiosa che ha contraddistinto un'epoca di profondo rispetto, unione e collaborazione tra uomo, terra e cielo, quindi ovviamente con il nostro Padre.
L'unione di queste ed altre virtù, ha incontrato, in chiave moderna, le mani esperte e la grande motivazione del Direttore Barberi, insieme alla preziosa bravura dei ragazzi che lo hanno seguito in questo primo progetto.
Primo sicuramente di una lunga e pregiata serie!
Un progetto reso unico attraverso la magica unione di antichi valori con il collante di una moderna collaborazione.
Il tutto corredato dall'impetuoso slancio nel futuro di un progetto dal linguaggio giovane, fresco e musicale, un "martello" del terzo millennio, abilmente suonato da ragazzi di numerose nazionalità.
Non un semplice pezzo di ferro battuto, ma una miscela di valori e preziose virtù collegate indissolubilmente tra loro, elementi che superano lo scorrere del tempo fischiettando serenamente. Nulla per caso, tutto perfetto.
Proprio per questi motivi è nata un'opera importantissima, inevitabilmente correlata alla storia, degna di "pedegree", degna di un registro anagrafico, degna di avere futuro davanti a sé, proprio per la potenza di un connubio estremamente attuale, che ha solcato, arato e concimato il perpetuarsi della vita attraverso la Sacra collaborazione.
In tutto ciò, quindi, cosa cambia e sopratutto, cosa permane?
Semplicemente è riapparsa con nuova veste, un abito "al passo coi tempi", la famosa Caveja Romagnola.
Cambia di poco il messaggio, cambia notevolmente il linguaggio, permane invece completamente la sua Magia.
Nell'accogliere questo pregiato dono dalle mani del Direttore Barberio, vorrei ricordare la famosa frase di Padre Massimiliano Maria Kolbe, Santo a me caro ,egli disse che "... solo l'amore crea".
Per questo motivo credo che gli ombrosi Nessi Casuali siano una mera utopia, generosamente lasciata libera di esistere dalle mani del nostro Creatore, per alimentare un interminabile e sano sorriso alla Signora Causalità.
E' un semplicissimo discorso di Causalità, con il sole, la terra, la vita e i Doni del Creato, può essere partorito qualcosa di magico attraverso la sapiente miscela simbiotica della collaborazione naturale e della fratellanza umana.
Perciò con queste righe, vorrei inoltrare la mia preghiera di sviluppi futuri sul progetto Caveja, poichè la sua Magia ha creato unione, collaborazione ed interdisciplinarità.
Coraggio ragazzi. In bocca al lupo, caro Direttore.
Un abbraccio ed un grande ringraziamento a tutti voi.
Michele Ugolini.
Morciano di R., 19.07.15