Settimana bianca
Ogni anno, durante la prima settimana di Gennaio, gli allievi del Cnos si trasferiscono tra le montagne bergamasche, a Lizzola in un residence autugestito, dalla cucina all'animazione, grazie al volontariato dei formatori del Centro e alla organizzazione del Direttore Sergio Barberio.
Oltre alla convivenza e alle serate di animazione molto gradite dagli allievi, ogni giorno ci si cimenta sulle piste con sci e snow board, sempre sotto l'occhio attento di alcuni insegnanti che oltre al tornio ed alla fresatrice se la cavano alla grande anche sulla neve.
Per meglio comprendere lo spirito di questa vacanza, postiamo un articolo scritto da un allievo dopo l'esperienza in montagna
Andare in montagna con i miei compagni di classe e i miei insegnanti? E chi avrebbe mai pensato? Quando ci hanno consegnato la comunicazione dove si diceva che si stava organizzando una gita, e non una qualunque, ma una settimana bianca, ci siamo chiesti se fosse uno scherzo o la realtà! Il periodo proposto era quello dal 2 al 6 di gennaio e ho pensato: “Come faccio a tornare a scuola il 7 gennaio?” Beh, se ce la fanno i miei insegnanti, ce la posso fare anche io! E quindi ho dato la mia adesione e ho cominciato a preparami…anche mentalmente! Io volevo imparare ad andare in snowboard, e sapevo bene che un mio insegnante è molto bravo. Gli ho subito domandato se sarebbe venuto, nemmeno a chiederglielo, aveva già preparato la tavola, gli attacchi e gli scarponi. Insomma, non avevo ancora parlato che già mi aveva risposto di sì! Passa il tempo, aspettiamo le vacanze di Natale. Il nostro direttore e i formatori che hanno dato l’adesione: il professore di matematica, Marco Gasperini, la nostra insegnante di inglese, Tania Romualdi, e il nostro insegnante di cultura, Denis Ceccarelli. Forse pensavano che ne avremmo combinata una delle nostre oppure non vedevano loro di stare insieme a noi!
Arriva il 2 gennaio e siamo tutti sul piazzale ad aspettare di caricare il pullman! Arriva la prof d’inglese con 4 valigie…ma dove credeva di andare? Non si sarà mica portata dietro le scarpe con i tacchi altissimi che si mette di solito a scuola? Partiamo dai! Decidiamo di passare il viaggio giocando a maraffone e a leggere il giornalino, ma dopo poche ore dobbiamo fermarci perché c’è un blocco in autostrada, c’è un incidente: 3 ore fermi! Per un viaggio che durerebbe normalmente 4 ore abbiamo impiegato 8 ore! Siamo arrivati alle 18:00 e ci siamo organizzati per la cena che fortunatamente la moglie del professor Sintoni aveva già preparato e congelato: lasagne! Che divertente mangiare tutti insieme! Poi, le camere, la doccia e via, un giro nel centro del paese e a fare le scivolate nel campetto di fronte all’albergo. Il giorno dopo la sveglia è presto: dobbiamo prendere le tavole e lo skipass. Passiamo tutta la giornata sulle piste e tra una caduta e l’altra impariamo a stare in piedi chi più chi meno e ad andare veloci. Ma arrivati a sera siamo tutti pieni di lividi, tutti indolenziti! Denis a pranzo e a cena cucina per tutti e 30, in pratica non esce mai da casa. Dopo cena partiamo senza nessuna organizzazione con una serata all’insegna del Karaoke, delle canzoni, dei balli e perché no? di un’improbabile Sarabanda del tutto improvvisata! I formatori sono stati al gioco e si sono dimostrati veramente di compagnia, e anche noi, nonostante l’imbarazzo, abbiamo partecipato ad un Karaoke che faceva rabbrividire tante erano le stonature. Ma alle 11 tutti a dormire perché il giorno dopo sarebbe stato impegnativo come quello precedente! Marco sempre più disponibile ha continuato a seguirci e a correggerci. La sera alcuni di noi decidono di non prendere la seggiovia e di scendere in paese con la tavola, peccato che Antonino, un educatore dell’Oratorio, non riesce a tenere il passo e pensiamo di averlo perso! Ma poi lo ritroviamo a casa, meno male! Cena, un giro in un piccolo locale del paese e poi ancora a casa per i festeggiamenti. Una gara comica di limbo anima la serata e le canzoni cantate da noi e dai nostri formatori ci fanno divertire! Il giorno dopo ancora sulle piste! Trascorriamo la nostra ultima serata insieme in un locale e poi ancora a casa a cantare e a ballare, ma l’atmosfera è un po’ nostalgica. Ormai ci sentiamo una squadra sia tra di noi sia con i nostri formatori che adesso, forse, vediamo con occhi diversi, più umani, perché non sono solo i nostri formatori ma anche persone che ci sono amiche e che si occupano di noi a tutto tondo! Il ritorno? Veloce e senza intoppi! Ma salutarci nel piazzale è triste! Grazie a tutti i ragazzi e a tutti gli organizzatori per questa bellissima esperienza che ci ha unito e stretto in modo molto forte e sincero.